venerdì 18 febbraio 2011

1.1. Barba Zucon

Una volta una donna chiama la sua bambina e le dice: 'Stasera per cena vorrei preparare delle frittelle ma mi manca la padella di ferro per friggerle.
Vai da tuo zio Zucon e fattela prestare, ma mi raccomando chiedi per piacere e salutalo come si deve, perchè sai che è fatto a modo suo!'.

Questa bambina parte a malincuore, perchè lo zio le fa paura: corre voce che sia un mago, uno stegone e che se si arrabbia mangi anche i bambini!
Potete credere che la bimba bussando alla porta dello zio Zucon tremasse come una foglia.
'Buona sera zio Zucon come state?' chiede timidamente la bimba.
E lui con voce da intimorire chiunque : 'Dimmi ciò che vuoi e poi sparisci'
La bambina gli chiede la padella di ferro e non appena ricevutala scappa via come un fulmine.

Sua mamma cuoce le frittelle e poi ne prepara un bel po' nella padella, coprendole con un canovaccio, e rimanda la bimba dallo zio con tanti ringraziamanti.
E siccome lo zio apprezza il buon vino, scende in cantina a prendere una bottiglia di rosso, e la ripone nel paniere, raccomandandosi di non farla cadere lungo il tragitto.

Ma mentre cammina la bimba è attratta dal meraviglioso profumo delle frittelle ancora calde e cede alla tentazione di assaggiarne una .. poi un'altra e quindi una altra ancora, fino a quando non le mangia tutte.

'Oh mio Dio ora che le ho mangiate tutte come devo fare?' e mentre è li che piange disperata passa un somaro che si mette a fare i suoi bisogni. La bambina guarda bene quegli escrementi rotondi e fumanti come le frittelle e senza pensarci più di una volta ne raccogli alcuni e li mette nella padella e coprendoli con cura con il canovaccio li porta allo zio Zucon.

Ma si sa..le frittelle fanno sete, e la bimba pensa che un goccio di vino non le farà certo male, e cede alla tentazione di assaggiarne un sorso.. poi un'altro e quindi una altro ancora, fino a quando non ha vuotato la bottiglia.

'Oh mio Dio ora che l'ho bevuto tutto come devo fare?' e mentre è li che piange disperata si accorge di una pozzanghera lungo la via . La bambina guarda bene quell'acqua torbida e senza pensarci più di una volta ne raccoglie una bottiglia intera e la ripone nel paniere da portare allo zio Zucon.


Ma mentre sta tornando a casa sente da lontano lo zio che urla. 'Brutta strega ! Cosa mi hai portato da mangiare ? Escrementi di asino? E cosa mi hai portato da bere! Acqua di fogna? Ah vedrai sta notte verrò a prenderti ed a mangiarti!'.

La povera bimba corre a più non posso verso casa dove arriva con il fiatone ed a stento racconta alla mamma che la notte seguente lo zio verrà a mangiarla. 'Su sciocchina perchè lo zio dovrebbe venirti a mangiare visto che gli ho mandato anche le frittelle?'. La figlia racconta tutta la storia alla mamma che dice : 'Ti saresti meritata di essere mangiata, perchè sei stata veramente cattiva, ma sei anche mia figlia e qualcosa dovrò pur fare!'

Per prima cosa si barricano in casa e poi, con infinita pazienza, la mamma infila centinaia di spilli nel piumino, lo mette sopra il letto, mentre loro due, abbracciate strette, si ficcano sotto le coperte... Dopo un po' sentono : 'Sono sul camino', 'Raggomitolati piccola mia raggomitolati ' dice la mamma.

'Sono in salotto' - 'Stringiti a me figlia mia stringiti a me'
'Sono in cucina' - 'Raggomitolati piccola mia raggomitolati!'
'Sono dietro la porta della camera!' - 'Stai buona piccola mia stai buona'
'Sono in camera!' - 'Stringiti a me figlia mia stringiti a me'
'Sono ai piedi del letto!' - 'Ficcati sotto piccola ficcati sotto'

'Ecco che ti ho preso...' e lo zio Zucon si butta sopra il letto per afferrare la bimba ed invece si punge da ogni parte: sulla pancia, sullo stomaco, sul viso e così urlando ed imprecando scappa via senza farsi vedere mai più nè dalla bimba nè dalla mamma.

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